A questo proposito sono rimasta molto colpita dai numerosi spot Tim che vedono come protagonista la bella Belen Rodriguez. La showgirl in questi spot ricalca l'immaginario erotico maschile da sexy professoressa, a sexy poliziotta, a sex "babbo natalina" a sexy calciatrice e infine come ragazza sorridente che lascia intendere (in uno degli ultimi spot) non solo di essere contenta che l'uomo che l'ha accompagnata alla festa se ne vada con altre due avvenenti fanciulle, ma addirittura ammiccando.
Cosa mi ha colpito? Prima di tutto il paradosso. Nel nostro paese le cosiddette "poliziotte" sono costrette a mascherare in qualche modo la loro femminilità, non possono truccarsi in modo vistoso, indossare accessori vistosi e soprattutto andare in giro con scolli vertiginosi non solo per legge ma anche perché rischiano di non essere prese sul serio. La situazione è quindi molto diversa degli spot in cui la showgirl si mostra in attillatissimi e cortissimi abiti da sexy poliziotta appunto. Lo stesso vale per lo spot nel quale Belen veste i panni delle professoressa sexy dalla bacchetta pronta... colpisce che sia proprio nel periodo in cui si parla di bullismo, di crisi dell'istituzione scolastica, di ragazzi che si permettono di infilare le mani nei vestiti di professoresse molto più grandi di loro. L'altra cosa che ovviamente colpisce è il connubio, ormai da noi consolidato in tv come in politica, ragazza giovane e avvenente + uomo di oltre mezza età (Christian de Sica ha oltre 60 anni).
Mi chiedo come tutto questo possa influenzare il nostro modo di percepire il maschile e il femminile, i loro ruoli all'interno della società. In che modo ciò che vediamo rappresentato in tv forma le menti dei più giovani? Domande alle quali è difficile rispondere è vero, ma credo che valga la pena riflettere su questi spot che sicuramente funzionano ma che sono sempre più scontati e privi di contenuti originali.
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